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Interrogazione – umido e biogas, risorse preziose

13 Aprile 2022 – Il Gruppo in Consiglio comunale chiede lumi sull’utilizzo di scarti vegetali per la creazione di biogas

Onorevole Signor Sindaco, Onorevoli Municipali,

​secondo uno studio pubblicato nel 2014 svolto dall’Ufficio federale dell’Ambiente (UFAM) e citato nel piano di gestione dei rifiuti del Canton Ticino (2019-2023) dell’aprile 2020 , circa il 30% del contenuto di un sacco dei rifiuti da destinarsi all’impianto di termovalorizzazione di Giubiasco è da considerarsi come uno scarto di provenienza biogena (vedi grafico sottostante). Per rifiuti biogeni l’UFAM intende rifiuti “di origine vegetale, animale o microbica” che comprendono “numerosi tipi di rifiuti provenienti da diversi settori quali ad esempio l’agricoltura, l’industria agro-alimentare, il consumo privato e la produzione di energia”. Tale materiale è dunque potenzialmente compostabile e/o utilizzabile per produrre biogas.

Invece che scarti di cibo e vegetali domestici all'inceneritore di Giubiasco possiamo raccoglierli e utilizzarli per produrre biogas e fertilizzanti. Un modo di valorizzare gli scarti domestici più rispettoso dell'ambiente e orientato a un'economia sempre più circolare.
Damiano Della Bruna
Capogruppo, Commissione della Gestione

Durante le scorse settimane, la creazione di un impianto finalizzato alla produzione di biogas partendo da scarti provenienti dalle economie domestiche e da alcune aziende agricole è balzata agli onori della cronaca  a seguito della decisione delle aziende municipalizzate di Chiasso (AGE SA) e Stabio (AGS) di unirsi creando la Società Biogas Stabio SA. Questa azienda ha “l’obiettivo di proporre una soluzione concreta che garantisca il recupero e lo smaltimento dei rifiuti organici della regione, in modo ecologico e finanziariamente sostenibile” realizzando un’adeguata struttura a partire dal 2023.

Secondo la statistica pubblicata nel 2021 dall’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati (URSI) e ripresa dall’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti (OKKIO) relativa alla produzione di rifiuti solidi urbani (RSU) , il nostro Comune ha prodotto 217 tonnellate di RSU con una media di 137 kg per abitante. Attraverso la raccolta e la valorizzazione di parte degli scarti biogeni, il nostro Comune potenzialmente potrebbe diminuire di circa il 30% la produzione di RSU attestandosi, attraverso un semplice calcolo indicativo e relativo ai dati del 2020, a 151.9 t ossia una media pro capite di 95.7 kg. Oltre a rappresentare un significativo passo verso la realizzazione di un’economia il più circolare possibile, la riduzione del 30% di RSU destinati al termovalorizzatore di Giubiasco permetterebbe di incentivare la produzione locale di biogas neutro dal punto di vista delle emissioni di gas a effetto serra.

A quanto ci risulta, l’Azienda Multiservizi di Bellinzona (AMB) aveva in programma la realizzazione di un impianto di produzione di biogas in zona Baragge a Giubiasco  nelle vicinanze del depuratore delle acque. Tale struttura avrebbe potuto raccogliere gli scarti vegetali provenienti dal Bellinzonese, dalla Mesolcina e dalla bassa Riviera. Ad oggi tuttavia non siamo a conoscenza di alcun passo avanti in questa direzione.

In virtù dell’articolo 20 del Regolamento Comunale, chiediamo di essere orientati sui quesiti seguenti:
• Il Comune di Lumino è intenzionato a prendere contatto con AMB per comprendere a che livello siano le discussioni per la realizzazione di un impianto per la produzione di biogas? Se sì, è intenzionato a caldeggiare una soluzione di questo tipo?
• Se ci dovessero essere aperture circa il citato progetto AMB, come viene valutata dal Municipio la possibilità di dotare l’Ecocentro comunale di un raccoglitore per l’umido e i vari rifiuti biogeni?

I mozionanti